I laghi di Ganzirri
rappresentano una tra le mete preferite dai turisti che visitano per la prima
volta la città di Messina. Si rimane affascinati da questi due bellissimi
“specchi d’acqua”, uno accanto all’altro, quasi a voler rappresentare i due
guanciali su cui la notte riposa la splendida vecchia Zancle. Colpiti dalla
bellezza naturale e geografica del luogo, decidiamo di passeggiare lungo le
sponde dei laghi, ricambiando i sorrisi degli accoglienti abitanti che invitano
ad assaggiare cozze e molluschi di ogni genere accompagnati dal limone,
tipica usanza di ogni villaggio di mare. La passeggiata è rilassante, ma
stimola un certo languorino: si deve mangiare. Ed ecco individuato uno fra i
numerosi ristoranti che cattura la nostra attenzione: “La Sirena” di
Nicola Mancuso, ubicato al civico 96 di via Lagogrande.
Accoglienza
e atmosfera. Si entra in un locale storico della ristorazione messinese, “tradizionale”:
che più “tradizionale” non si può. A cominciare dall’accoglienza quasi
“cameratesca” (ma, come si può facilmente immaginare, non a tutti piace). Il
locale, che nei mesi invernali è composto da due sale interne, nei mesi estivi
si sviluppa su due verande: la prima al piano terra, la seconda situata al
primo piano. Fortunatamente veniamo sistemati nella veranda al piano superiore,
che è sicuramente più ariosa, anche se più caotica. E’ consigliato prenotare.
Pane e vino. Anche la scelta del menù è tutta rivolta alle tipicità
della tradizione messinese, anzi “ganzirrota”. Tra gli antipasti spiccano la pepata
di cozze, l’insalata di mare, l’insalata di gamberi. I primi piatti sono altrettanto
tradizionali: spaghetti alle vongole, spaghetti alle cozze, spaghetti alla
pescatora (gamberi e calamaretti affogati in un sugo rosso). Come secondo
piatto si suggeriscono gli involtini di spatola, teneri e delicati ancor più
degli involtini di pesce spada, anch’essi in menu insieme al pescato del
giorno, ai gamberoni arrostiti ed ai calamaretti. Non registriamo tentativi di
sperimentazione. Il patron va sul sicuro, accontentando il suo pubblico dai
gusti semplici con una materia prima genuina. Le preparazioni sono molto ben
cucinate e rispecchiano in modo schietto la tradizione gastronomica della nostra
città: la trattoria, quindi, è caldamente consigliata al visitatore che volesse
avvicinarsi alle tradizioni, agli usi e ai costumi locali in cucina ed a
tavola. Possiamo garantire che non resterà deluso. Manca una carta dei vini e
comunque la scelta è estremamente ridotta.
Servizio. Il
servizio è in linea con il locale. Schietto, ma rude.
Prezzi. Il rapporto
qualità/prezzo senz’altro buono: circa 35 € a persona.
Voto: 6 ½